COME STAMPARE IL FILAMENTO PMMA CON MACCHINE STAMPA 3D FDM

COME STAMPARE IL FILAMENTO PMMA CON MACCHINE STAMPA 3D FDM



FILOPRINT presenta un interessante filamento che possiede caratteristiche davvero uniche. Stiamo parlando del PMMA ( polimetilmetacrilato )

CARATTERISTICHE PECULIARI:
Capacità antiurto ( minore del POLICARBONATO) Alto coefficiente di trasmissione luminosa ( Più del policarbonato) Massima resistenza al calore, ai graffi, alle abrasioni, all’acqua (minore che del POLICARBONATO)
Nello specifico, il filamento in origine risulta essere trasparente tuttavia, questo non è valido per i filamenti stampati in 3D (con aspetto simile al PLEXIGLASS sotto forma di filamento ) perchè la caratteristica intrinseca della meccanica di stampa additiva, non permette che l'oggetto finale risulti così trasparente come invece lo è quello stampato ad iniezione. L'oggetto stampato con sistemi FFF/FDM risulterà sempre un po' opaco, come un vetro opalino in cui passa la luce attraverso ma non lascia vedere correttamente cosa c'è dall'altra parte del vetro.

SPECIFICHE DI STAMPA
Temperatura di fusione: da 230 °C a 250 °C
Temperatura piatto riscaldato: 90/100 °C - Non è necessario nessun supporto sul letto di stampa - Qualora si rendesse necessaria una adesione migliore, si consiglia tappetino BUILD-TAK o nastro Kapton o nastro blu
Velocità di stampa: impostare al 60-80% ( CIRCA 60/80 mm/s)
Ritrazione 30mm/s 6mm, oppure 30mm/s 10mm su Bodwden
Nozzle minimo 0.35mm,

Si tratta di un materiale antiurto che unisce una notevole resistenza meccanica (superiore all’ABS) a una notevole resistenza agli agenti atmosferici ed a molti agenti chimici, e che ha però, come rovescio della medaglia, una notevole igroscopicità. Può essere estruso in un filamento con colorazione trasparente ( NON VITREO ) oppure opaca. La lavorazione ad una temperatura più bassa non inficia l’aspetto del prodotto finito ma ne limita la resistenza meccanica a causa della minore adesione che si ottiene tra i vari strati. Per andare più sul tecnico le sue caratteristiche salienti sono le seguenti:530 kgf/cm2 (Tensile strength – ASTM D63), 80% (Elongation – ASTM D638),23,300 kgf/cm2(Flexural modulus – ASTM D790 e 97°C (VICAT softening temperature D1525 ).

SPECIFICHE D’USO
Il polimetilmetacrilato (in forma abbreviata PMMA) è una materia plastica formata da polimeri del metacrilato di metile,estere dell'acido metacrilico. Nel linguaggio comune il termine metacrilato si riferisce generalmente a questi polimeri.
È noto anche con i nomi commerciali di:
Acrivill, Altuglas, Deglas, Limacryl, Lucite, Oroglas, Perclax, Perspex, Plexiglass, Resartglass,Vitroflex, Trespex e Setacryl.


COME LUCIDARE UN STAMPA 3D CON PMMA

Per cercare di rimuovere gli inevitabili layer visibili sulla superficie dell'oggetto stampato in FDM con il filamento PMMA, si può procedere con un metodo molto semplice e poco costoso, ma non per questo inefficace.

Dotarsi si carta abrasiva grana 1000 – 1600 – 2000 – Pasta abrasiva leggera da carrozzieri

Procedere con la prima passata di carta abrasiva grado 1000 con acqua Q.B per togliere i layer più evidenti, cercando ovviamente di non esagerare con la pressione o la levigatura onde evitare di “grattare via” anche i dettagli dell'oggetto ed ovviamente non “bruciare” la superficie stessa per il troppo calore generato dalla levigatura manuale o con DREMEL che sia.

Una volta terminata la prima “sgrossatura”, procedere con una seconda passata con carta abrasiva grado 1600 ancora con l'ausilio di acqua, infine una passata conclusiva di carta abrasiva grado 2000 sempre con acqua, al fine di lisciare completamente la superficie dell'oggetto.

A questo punto, una volta lavato bene l'oggetto asciugato e pulito con accuratezza da eventuali residui, si noterà che la superficie dello stesso si è notevolmente lisciata ma è diventata completamente opaca. Per renderla quindi trasparente in modo soddisfacente si deve a questo punto, dotarsi di molta pazienza ed iniziare a passare a fondo una pasta leggermente abrasiva da carrozziere. E' un procedimento lungo e faticoso ma funziona perfettamente, e può dare davvero notevole trasparenza finale.

Il miracolo di una superficie perfettamente trasparente non si potrà mai verificare, anche perchè molto dipende dall'INFILL impostato per la stampa ed ovviamente dalla geometria dell'oggetto – infatti un Vaso sarà molto più facile da rendere trasparente perchè le pareti dello stesso saranno piuttosto “fini”, piuttosto che di un parallelepipedo pieno di angoli o costruito con particolari di layer molto spessi o “irraggiungibili” dalla carta abrasiva e dalla pasta.


Si consiglia di NON usare il SIDOL perchè è un materiale che non permette di lisciare i layer di stampa, oltre che non garantire una lucidatura superficiale. Questo semplicemente perché NON è adatto a materiale plastico ma più invece per quello metallico.

INFORMAZIONI GENERALI
Questo materiale fu sviluppato nel 1928 in vari laboratori e immesso sul mercato nel 1933 dall'industria chimica tedesca Röhm. Nel 1936 viene prodotta la prima lastra acrilica dall'inglese ICI Acrylics (ora Lucite International e maggiore produttore di PMMA al mondo) e venne chiamata Perspex nome derivato dal latino perspicio che significa "vedo attraverso".
Di norma, nel suo aspetto di materiale pre-lavorato, è molto trasparente, più del vetro, al punto che possiede caratteristiche di comportamento assimilabili alla fibra ottica per qualità di trasparenza, e con la proprietà di essere più o meno in percentuali diverse, infrangibile a seconda della sua "mescola". Per queste caratteristiche è usato nella fabbricazione di vetri di sicurezza e articoli similari, nei presidi antinfortunistici, nell'oggettistica d'arredamento o architettonica in genere.


Gli oggetti stampati con il PMMA, possono essere saldati a freddo usando adesivi a base di cianoacrilati oppure sciogliendone gli strati superficiali con un opportuno solvente – diclorometano o cloroformio. La giuntura che si crea è quasi invisibile. Gli spigoli vivi del PMMA possono inoltre essere facilmente lucidati e resi trasparenti. Tuttavia gli incollaggi professionali possono venire effettuati con colle a base solvente da due a cinque componenti; la differenza di qualità con queste colle unita alla tossicità/cancerogenicità della maggior parte dei solventi di fatto va soppiantando le colle monocomponenti. Da qualche anno si stanno affermando le cosiddette “colle UV”, che uniscono i vantaggi di praticità e prestazioni delle colle mono- e bicomponente a base solvente.
Il PMMA brucia in presenza di aria a temperature superiori a 460 °C; la sua combustione completa produce anidride carbonica e acqua.
La vernice acrilica consiste essenzialmente di una sospensione di PMMA in acqua, stabilizzata con opportuni composti tensioattivi, dato che il PMMA è idrofobo.

CONSIGLI PER LA STAMPA:
Piano di stampa ben calibrato
Adesione al piano con nastro blu, della lacca, oppure dal tappetino Build-Tak Piano caldo almeno a 90 gradi centigradi
Velocità di stampa consigliata 60 mm/s, su tutti i trascinatori
Temperatura di stampa consigliata di 250 gradi centigradi
Ritrazione 30mm/s 6mm, oppure 30mm/s 10mm su Bodwden
Nozzle minimo 0.35mm,

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