COME LUCIDARE GLI OGGETTI STAMPATI IN 3D CON FILAMENTI METALLICI

COME LUCIDARE GLI OGGETTI STAMPATI IN 3D CON FILAMENTI METALLICI


Grazie a LULZBOT – FILOPRINT propone questo tutorial che mostra alcune interessanti tecniche per la lucidatura di elementi realizzati con la stampa 3D utilizzando filamenti metallici.

Con questo interessante compendio tecnico, potrete prendere visione di tutte le più recenti tecniche di post-elaborazione della stampa 3D utilizzando dei filamenti in PLA caricato con metalli vari. Tutti i materiali sono venduti sul nostro sito FILOPRINT a multipli di 10 metri ( oppure a bobina ) per test e verifiche tecniche.



Ringraziando quindi la LulzBot è possibile in quest'altra sezione del loro SITO  invece prendere visione di altri interessanti tutorial su soluzioni di stampa e consigli pratici per la stampa 3D.

I filamenti metallici sono dei PLA caricati con polveri metalliche che li rendono più pesanti rispetto ai materiali tradizionali in PLA, e che hanno bisogno di un post-trattamento dell'oggetto stampato che altrimenti non avrebbe l'aspetto atteso, rendendo un po' più complicato la lavorazione.



Il metodo più semplice e più economico per il post trattamento degli oggetti stampati in metallo è la levigatura manuale delle parti utilizzando carta vetrata. Questo è ovviamente il metodo di lucidatura con una più alta intensità di lavoro, ma è anche il metodo che offre il massimo controllo che produrrà i migliori risultati sulle parti con dettagli fini o geometrie complesse. A seconda delle dimensioni dell'oggetto e la quantità di oggetti che devono essere rifiniti, la carteggiatura sarà anche il modo più rapido per ottenere un oggetto ben lucidato.

Si suggerire di iniziare con una carta vetrata molto grossa da 100 a 400 grit e gradualmente passare a grane più fini per produrre una migliore finitura. La parte avrà una bella superficie riflettente a circa 2.000 grit e migliorerà ancora con grana ancora più fine fino a 4.000 a 12.000.



L'opzione di lucidatura successiva è indicata con l'uso di una macchina chiamata ROCK TUMBLER, che è probabilmente l'opzione più costosa.

Purtroppo i ROCK TUMBLER ed i lucidatori a vibrazione non sono esattamente a buon mercato, inoltre ci vuole molto più tempo per lucidare le parti. Una parte dovrà essere posta in rotazione nel TUMBLER, per 24-36 ore. Inoltre questo metodo non permette un controllo diretto sull'oggetto che potrebbe subire danni da una eccessiva azione delle rocce in lucidazione, portando non coerenti rifiniture sulla superficie che potrebbe essere danneggiata irrimediabilmente, soprattutto se la parte è troppo dettagliata.

Tuttavia, se si dispone di una grande quantità di pezzi che hanno bisogno di essere lucidati, e sono tutti con forme abbastanza liscie e con poche geometrie, questo è di gran lunga il metodo più semplice a disposizione. Nel caso in cui si abbia quindi questa possibilità, la lucidatura di grandi quantità di oggetti eseguita con queste macchine, potrebbe ripagare la spesa di acquisto delle stesse in poco tempo.
Il metodo che LulzBot suggerisce, che di fatto però è anche il più difficile da utilizzare, è l'uso di un utensile rotante come un Dremel o una mola di lucidatura da banco. Ovviamente utilizzando una mola lucidante si riesce a produrre una finitura estremamente fine molto rapidamente con molto meno sforzo di una lucidatura a mano. Soprattutto se la parte da lucidare è piena di dettagli, di angoli e fessure, che dovranno essere lucidate accuratamente. Tuttavia questo metodo comporta diversi problemi. C'è un rischio molto reale che la parte in lucidatura si deformi oppure fonda, se si tiene per troppo tempo sulla ruota di lucidatura e non sempre è facile giudicare per quanto tempo sia possibile appoggiare la superficie sulla spazzola. Questo potrebbe causare deformità, la perdita di dettaglio fine e perfino la rottura dell'oggetto. Ma con un po 'di pratica, una ruota di lucidatura può essere davvero l'unica soluzione possibile.

Tutto dipende da cosa si deve lucidare ed in che modo la lucidatura deve “attaccare” l'oggetto. A volte può bastare anche uno straccio ed un po' di pasta abrasiva ed un po' di olio di gomito per raggiungere notevoli risultati.


Vi invitiamo pertanto a prendere visione del tutorial e magari potrete avere chiarimenti su come realizzare oggetti davvero notevoli.

In questo altro nostro tutorial CLICCA QUI  vengono spiegati numerosi metodi per COME INVECCHIARE ED ARRUGGINIRE OGGETTI STAMPATI IN 3D CON FILAMENTI METALLICI E SOLUZIONI CHIMICHE VARIE



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